Gli impianti fotovoltaici permettono di trasformare l’energia solare in energia elettrica grazie all’effetto fotovoltaico. Tale fenomeno si manifesta nei materiali detti “semiconduttori”, il più conosciuto dei quali è il silicio,uno degli elementi chimici più diffuso sulla Terra, in quanto costituente principale della sabbia e del quarzo. Grazie alle sue proprietà, il silicio consente di trasformare i raggi luminosi in corrente elettrica, dando così origine all’ “effetto fotovoltaico”, scoperto dal francese Antoine César BERQUEREL nel 1839.
Il silicio è il componente principale dei pannelli fotovoltaici e viene usato sotto forma di strati che compongono le cellule fotovoltaiche. Ogni cella è in grado di produrre circa 1,5 Watt di potenza in condizioni standard, quando essa si trova ad una temperatura di 25°C ed è sottoposta ad una potenza della radiazione pari a 1.000 Watt/m2. Tale cella è costituita da una lastra di spessore estremamente ridotto (circa 0,3 mm) di materiale semiconduttore che, opportunamente trattata mediante operazione di “drogaggio”, genera una piccola differenza di potenziale tra la superficie superiore (-) ed inferiore (+).
La radiazione solare incidente sulla cella è in grado di mettere in movimento gli elettroni interni al materiale, che quindi si spostano dalla faccia negativa a quella positiva, generando una corrente continua. La potenza in uscita da un dispositivo fotovoltaico quando esso lavora in condizioni standard prende il nome di potenza di picco (Wp) ed è un valore che viene usato come riferimento. L’output elettrico reale in esercizio è minore del valore di picco a causa delle temperature più elevate e dei valori più bassi della radiazione. L’insieme di più celle fotovoltaiche collegate tra loro in serie o in parallelo costituisce il modulo fotovoltaico.
Nel modulo, le celle sono protette dagli agenti atmosferici da un vetro sul lato frontale e da materiali isolanti plastici sul lato posteriore.
A seconda della tensione necessaria all’alimentazione delle utenze elettriche, più moduli possono poi essere collegati in serie in una stringa. La potenza elettrica richiesta determina poi il numero di stringhe da collegare in parallelo per realizzare un campo fotovoltaico.

COME FUNZIONA L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

I moduli
La selezione dei fornitori di moduli è particolarmente rigorosa. L’obiettivo di Itaka è quello di fare avere il prezzo migliore al cliente e garantire un vero controllo sulle installazioni sia in termini di prestazioni che di servizi post-vendita.
Tali componenti sono conformi alle norme internazionali IEC 61215 e IEC 61730 (61646 per i moduli a film sottile) necessarie per il riconoscimento delle tariffe incentivanti.

Il sistema di integrazione
Come strutture di supporto Itaka utilizza esclusivamente prodotti industriali sviluppati e certificati dalle principali aziende leader di mercato.
I tecnici individuano la soluzione migliore in funzione delle diverse esigenze progettuali, verificando al contempo la rispondenza dell’intero progetto alle normative tecniche (NTC 2008, IEC 61646, ecc).

Gli Inverter
Attraverso accordi commerciali con i fornitori leader nella produzione di inverter, Itaka è in grado di garantire ai propri clienti impianti sicuri e tempi rapidi di approvvigionamento su qualsiasi taglia di installazione.
Tutte le apparecchiature possono essere dotate di sistemi di supervisione del funzionamento e gestione degli allarmi da remoto.

Display di controllo
In base alle richieste del cliente e per garantire ad esso un rapporto di piena trasparenza, può essere integrato un sistema di monitoraggio che permette, attraverso un comodo display, di seguire in tempo reale tutti i dati relativi alla produzione del campo fotovoltaico.

Locale tecnico
Tutti i dispositivi potranno essere collocati all’interno di un unico locale tecnico potendo così minimizzare le interferenze con la struttura esistente; le caratteristiche del locale saranno definite dalla direzione tecnica in collaborazione con il cliente.

Concentratori Solari
Il sistema solare termodinamico è una tecnologia che concentra il calore del Sole su un tubo ricevitore attraversato da un fluido vettore che trasferisce e accumula energia termica (fino a 550°C) per alimentare il ciclo di un generatore dinamico elettrico continuo su 24 ore, lasciando disponibile l’energia termica residua per altri utilizzi.

Impieghi e vantaggi
• Funzionamento in continuo su 24 ore anche per più giorni senza sole
• Efficienze complessive superiori al 75% (elettricità e calore)
• Possibilità di funzionamento satnd-alone, permettendo ad esempio la produzione di acqua potabile e di altre utenze indispensabili su 24 ore in posizioni isolate come ospedali, centrali di trasmissione segnale, stazioni di pompaggio, etc.
• Erogazione elettrica costante
• Potenza installata a parità di energia erogata solo un 1/5
• Ridotta superficie captante